Vagabondo

Provoca il "Serafico Minottauro" e poi scappa...

BRENZONE - Capitan Erik in fuga dal tremendo Minottauro, ha inizialmente tentato di far perdere le proprie tracce fingendo di essersi imbarcato su una giunca battente bandiera liberiana. L’Ardito Cronista di Lagospia lo ha invece rintracciato su un’isola sperduta del Mediterraneo che non conta un cazzo.

Ma andiamo per ordine: sobillato, nell’intimità della tenda bagnata e accrocchiata sul Garda dal Presidentissimo Cocucayard (acerrimo nemico del Segretario), Capitan Erik si è a tal punto impegnato a far spazientire il “Serafico Minottauro” che alla fine ci è riuscito.

Ecco il suo repertorio: scuffia sopravvento sul traguardo, barber spi mollato o cazzato a piacere (o a dispiacere del Minottauro), tattica sempre sbagliata, fiocco mal regolato, proteste perse e, soprattutto, mancato match-race con Cocucayard.

Il “Serafico Minottauro”, spazientito,  si è limitato a fargli notare che se per tutto l’europeo avessero marcato Cocu, come nell’ultima regata, lo avrebbero sempre battuto.

Per tutta risposta, Capitan Erik ha cominciato a inveire e urlare frasi sconnesse (tra l’altro, gli ha pure sottratto il cellulare e sabotato la macchina del rientro).

La Fireball International ha però fatto quadrato attorno al Segretario italiano. Dal Commodoro e dall’equipaggio tedesco sono arrivate parole di dura condanna nei confronti di Capitan Erik, il quale, solo sotto protezione del Presidente, è riuscito a scappare dal Garda, facendo perdere le proprie tracce.

Ma l’Ardito Cronista di Lagospia lo ha comunque scovato per mostrare a tutto il mondo della vela la vera natura di Erik…

Altro che Capitano… Erik è un vagabondo!

Borzani docet

Chi evita l’errore elude la vita.

Veloscopo di Agosto

Sito ufficiale della Associazione Italiana Fireball
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