Minottauro

La Cassazione: "Mafia in XV zona è autonoma e violenta!"

Sono queste le ragioni con cui il 28 marzo il giudice di Regata di Chiavari ha confermato la squalifica del Cocucayard che aveva scelto il rito (di partenza) abbreviato. Le motivazioni di questa condanna sono importanti perche il 25 aprile il Comitato di Regata del TAN deciderà la sorte degli altri regatanti secondo la regola della lettera U.

TORINO - "Non è un Cocu silente, ma è un Cocu autonomo, capace  di manifestarsi con la violenza e creare un clima omertoso. E’ un Cocu che, se non fermato in tempo, avrebbe fatto un salto di livello, con la creazione di una camera di controllo per le azioni disoneste".

Sono queste le ragioni con cui il 28 marzo il comitato di Giuria di Chiavari, presieduto da (omissis), ha confermato la squalifica del Cocucayard per avere infranto la regola U e avere scelto il rito di partenza abbreviato.

Le motivazioni di questa condanna sono importanti perché il 25 aprile la Giuria del TAN deciderà la sorte dei regatanti ad Antignano.

Secondo la Cassazione (Dinale, ndr) l’organizzazione criminale, fermata con l’operazione “Minottauro” era autonoma dalla mafia di Aci Trezza (Ct), da dove arrivano molti dei soci affiliati (ad esempio, Michele Micalizzi). Sebbene questi fossero in contatto con la “casa madre” (Capitano Grasso) non erano solo dei “meri bracci esecutivi”, anzi potevano “individuare propri obiettivi e agire nei modi ritenuti più opportuni ed efficaci”. L’autonomia della classe Fireball a Torino era garantita anche dalla solidarietà interna, dimostrata anche dalle collette (de La Generosa) dalle estorsioni delle quote associative fatte per raccogliere denaro da destinare al pagamento delle rate del Fireball ITA-14919.

 

Per gli avvocati non sarebbe emerso il “metodo mafioso”, ma la Cassazione (Dinale, ndr) non è d’accordo: “Per commettere delitti (in genere mancate precedenze in boa) e assumere il controllo delle regate, i soci della XV zona si sono concretamente avvalsi della forza di intimidazione dell’associazione, con conseguente assoggettamento delle vittime e rifiuto omertoso delle stesse di collaborare con i giudici di regata”, scrive la Cassazione (Dinale, ndr).

A dimostrazione di ciò citano parecchi episodi, a cominciare da due casi particolari. Nel primo due regatanti condannati, Georgia Solange Lippolis (latitante dal 7 aprile 2014, ndr) e il Cocucayard, speronavano e affondavano un Fireball irlandese al Campionato europeo di Bracciano 2012. Nel secondo invece, Giulia Spinelli, capo della cosca di Viveròn, e il solito Cocucayard, speronavano (ma non affondavano) i Davidi a Chiavari 2014.

Per dimostrare la “diffusa omertà” i magistrati ricordano che la sentenza della Corte d’Appello di Chiavari evidenzia come “in molte occasioni i regatanti delle altre zone non hanno mai denunciato i delitti di cui sono rimasti vittime”.

 

Spiegano poi che la “concreta capacità di intimidazione dell’associazione Fireball di XV zona comandata dall’ex-delegato Cocucayard” proviene dal legame con la mafia catanese di Aci Trezza “di cui ha mantenuto modalità organizzative e comportamenti tipicamente mafiosi”, ma si è manifestata concretamente in Piemonte “realizzando nella comunità locale della collina di Torino quelle condizioni di assoggettamento e di omertà”. Inoltre “sempre a dimostrazione del carattere mafioso è stata tenuta presente la vastità del campo di interesse dell’associazione, tutt’altro che limitato al mero controllo del campo di regata, ma esteso anche alla falegnameria (Zanillo), bioenergia (Campo), politica (Baretti), movimento terra (Lippolis)”.

 

Una parte importante delle motivazioni è dedicata ai due pentiti, Filippo Baretti e Walter Mazzella, che il tribunale di Chiavari ha ritenuto attendibili nel processo ordinario ora in fase di appello. Del Mazzella, collaboratore grazie al quale il Giudice (omissis) ha potuto invocare la squalifica per la lettera U, scrivono: “Il suo modo di regatare è rimasto coerente e costante, privo di titoli e munito di plurimi piazzamenti pessimi, mai smentito da risultati di regata di segno contrastante”. Ovviamente ciò non farebbe di lui un Santo, considerata la recentissima distruzione della classe FJ. Del Baretti sottolineano che “proviene da una famiglia pesantemente coinvolta nella storia di Torino nell’ambito di scenari tipici della criminalità organizzata di San Salvario”.

I due pentiti però confermano la strabiliante tesi dell’accusa: Cocucayard condiziona la classe Fireball in combutta con il suo acerrimo nemico Minottauro!

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Sito ufficiale della Associazione Italiana Fireball
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